Descrizione

MUN (Museo dell’Uomo e della Natura) è un museo naturalistico che si trova all’interno della sede del centro visita della riserva naturale orientata del monte Velino, a Magliano dei Marsi. Inaugurata il 19 febbraio del 2018, l’area museale è stata intitolata ad Alfonso Alessandrini, ambientalista ed ex direttore generale del settore “economia montana e foreste” del Ministero dell’agricoltura e delle foreste nonché comandante del Corpo forestale dello Stato. L’obiettivo è quello di sensibilizzare un pubblico soprattutto di giovani e bambini alla conservazione del territorio, del paesaggio e delle specie animali e vegetali.

Si tratta di un’area dedicata alla biodiversità e, in particolar modo, alla riserva naturale orientata del massiccio del Monte Velino e all’area nordorientale della Marsica. Il tutto è allestito e organizzato con lo scopo di trasportare il visitatore in un viaggio naturale in cui viene stimolata la sua curiosità sui vari aspetti che riguardano le attività di salvaguardia degli animali a rischio come l’orso bruno marsicano e l’aquila reale ma anche specie che sono state reinserite come il grifone, il corvo imperiale e il cervo. Inoltre, il fine è anche quello di presentare un quadro completo sulle minacce ambientali che mettono a rischio l’intero ecosistema nonché il progetto del reparto CITES che si occupa del contrasto del commercio illegale delle specie animali.

Il museo è dotato di tecnologie e apparecchiature moderne che permettono di intraprendere degli itinerari virtuali tra pannelli, immagini e video che riproducono tutto il sistema della biodiversità. E’ per questo che vengono organizzati programmi e attività speciali per scolaresche e gruppi numerosi di persone. Grazie alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Avezzano, il museo è stato strutturato in modo tale da essere facilmente accessibile e fruibile da persone diversamente abili.

All’edificio sono affiancati: un’area di sosta attrezzata, un giardino botanico con la riproduzione degli ambienti principali dell’area protetta, un percorso naturalistico di due chilometri, un deposito CITES nei quali sono esposti i reperti di uccelli imbalsamati (specie rare a rischio estinzione) sequestrati dai carabinieri forestali.