Viene considerato magico grazie alla ricchezza della flora e della fauna che vi risiedono. Un bosco con una storia alle spalle che incanta tutti i visitatori che decidono di farsi abbracciare da una natura incontaminata. Meta di turisti vicini e lontani, ancor di più in questa stagione grazie al calore dei colori dell'autunno, il bosco di Sesera nella sua semplicità conquista tutti, grandi e piccini.
Per gli amanti del verde, per chi desidera passeggiare con la propria famiglia in questo suggestivo panorama o per chi organizza eventi di corsa; il bosco di Oricola è tra le cornici ideale per dare vita alle proprie esperienze.
L’area boschiva occupa una porzione di circa 400 ettari sulla collina Rostere nella piana del Cavaliere e segna il confine dell’Abruzzo marsicano con i comuni laziali di Riofreddo, Vallinfreda e Vivaro Romano.
Castagni, cerri, faggi, farnie, pioppi, querce, roveri, tigli e varie caducifoglie arboree caratterizzano la vegetazione del bosco dove vivono uccelli come succiacapre, averle, picchi rossi, allocchi, poiane, rigogli e rettili e anfibi come cervoni, tritoni, ululoni dal ventre giallo. Il bosco fa da casa anche a mammiferi come il lupo appenninico e il ferro di cavallo minore.
Secondo la leggenda, il bosco di Oricola è stato scelto come dimora dal generale Sisara, personaggio biblico da cui deriva il nome. L’area rappresenta un importante avamposto dei romani in territorio equicolo; è infatti possibile visitare alcuni resti dell’acquedotto che rifornì d’acqua l’antica città di Carsioli dal territorio montano del contemporaneo comune di Vivaro. È situato lungo le direttrici della transumanza verso la Campagna romana e fece da sfondo dalle vicende che interessarono i confini territoriali dei nuovi comuni di Oricola e Rocca di Botte.
Il bosco è stato dichiarato dal Ministero dell’Ambiente e dall’ente Regione Abruzzo sito di interesse comunitario unitamente ad altri luoghi inclusi nella rete dei siti SIC di Natura 2000 proposta dalla Commissione europea.