Parco Naturale Regionale Sirente Velino
Vieni nel territorio del Gran Sasso Velino e scopri il cuore pulsante dell'Abruzzo

Parco Naturale Regionale Sirente Velino

Descrizione

Un incantevole scenario naturale che non può mancare nella lista dei principali luoghi da visitare in Abruzzo. Il Parco Regionale Sirente Velino rappresenta un prezioso patrimonio in cui cultura, storia e tradizioni si incontrano e fanno immergere il visitatore in un'atmosfera unica nel suo genere. Dall'ambiente montano a quello di media montagna, da quello collnare a quello fluviale. Il Parco si caratterzza per ospitare diversi tipi di ambiente, passando dai 2.300 metri ai 6000 metri di altitudine. 


Ogni tipo di ambiente ospita un particolare tipo di fauna edi vegetazione. Al momento, nel Parco risultano censite 1.926 entità floristiche; 216 Specie Vertebrati; 149 Uccelli; 43 Mammiferi; 13 Rettili; 11 Anfibi.

Dal punto di vista morfologico, il territorio del Parco si presenta distribuito in tre ampi settori, ciascuno caratterizzato da particolari aspetti. L'Altopiano delle Rocche, il sistema centrale degli altopiani di origine carsica che si estendono con brevi dislivelli e la cui morfologia e conformazione geologica testimonia anche la presenza di antichi ghiacciai. Boschi di faggio, pascoli e prati, rivestiti in primavera dalle fioriture di narciso, caratterizzano l'altopiano; pareti verticali, imponenti e dolomitiche, connotano i profondi canaloni che solcano il Monte Sirente.

La Marsica settentrionale, il versante sudovest del Sirente e del Massiccio del Velino appare nudo e brullo, caratterizzato da diffusi affioramenti rocciosi. Il territorio è solcato da profonde incisioni di origine glaciale, come le Gole di Celano, la Val di Teve e la Valle Majelama (è aperta agli escursionisti dal 15 Agosto al 15 Febbraio), che custodiscono immutati luoghi impervi e segreti, ricchi di specie floristiche rare ed endemiche.

La Valle dell'Aterno e la Valle Subequana, dove la fa da padrone il fiume Aterno, il corso d'acqua che scorre in una stretta valle fluviale caratterizzata da una straordinaria presenza di beni storici, artistici, architettonici e archeologici. Lungo l'Aterno il paesaggio fluviale si presenta a tratti sovrapposto a quello agricolo; tra Beffi e Acciano il corso d'acqua scorre tra pareti rocciose impervie; popolamenti di pioppo nero e salici, caratterizzano le sponde fluviali.

La Fauna

 

Archivio Sirente Velino
Immagine Archivio Parco Sirente Velino

 

L'area del Parco, esteso circa 50.250 ha, si presenta notevolmente diversificata per orografia del territorio e per tipologia di ambienti presenti che ospitano una ampia varietà di specie vegetali ed animali. L'ampio intervallo altitudinale, le notevoli differenze tra versanti a diversa esposizione, la morfologia segnata da canyon, da altopiani, da valloni, da rupi e ghiaioni determinano una notevole diversità di ambienti caratterizzati da una ampia varietà di formazioni vegetali e di specie faunistiche che rappresentano nel loro insieme uno spaccato della biodiversità dell'ecosistema dell'Appennino centrale. Entro tale varietà di habitat e paesaggi si possono inoltre individuare luoghi selvaggi ed impervi, con ampie foreste e formazioni rupestri ancora oggi popolati da orsi marsicani lupi appenninici ed aquile reali, che si affiancano ad aree dove la storica presenza dell'uomo è testimoniata da antichi insediamenti e da centri storici ben conservati.

E' qui accertata la presenza del 46% circa delle specie dei mammiferi della fauna italiana, il 32% degli uccelli nidificanti in Italia, il 17% dei rettili ed il 30% degli anfibi. Nel Parco sono presenti 216 specie di vertebrati delle quali 43 specie comprendono le emergenze faunistiche presenti (specie endemiche, a rischio di estinzione minacciate o prioritarie).

Nell'area protetta vivono specie a rischio di estinzione come l'orso marsicano, qui presente con 3-5 esemplari e sulla cui conservazione il Parco è impegnato da circa un decennio grazie alla realizzazione di tre successivi progetti LIFE di cui uno in corso, specie come il lupo appenninico, l'aquila reale, il grifone, splendido avvoltoio reintrodotto dal Corpo Forestale dello Stato, il picchio dorsobianco e l'astore queste ultime specie oggi rare e in via di estinzione legate all'ambiente forestale che qui trovano ampie foreste dove nidificare. Pareti rupestri e falesie offrono habitat idonei alla nidificazione anche per il falco pellegrino, il gufo reale, il gracchio alpino, il rarissimo lanario.

Alcune specie meno note ma tuttavia rarissime sono ancora presenti nell'area protetta, come la lepre italica e la Rosalia alpina, un coloratissimo coleottero legato a boschi maturi di faggio. L'area protetta è inoltre risultata dagli studi svolti in ambito nazionale tra le poche aree appenniniche idonee alla reintroduzione del camoscio appenninico.

Fra i mammiferi, oltre all'Orso Marsicano ed al lupo appenninico sono presenti: il Gatto Selvatico, la Martora, il Cervo, il Capriolo, l'Istrice, il ghiro, il camoscio. Fra gli uccelli ricordiamo anche: il Martin pescatore, il Gracchio Corallino, lo Sparviero, il Corvo Imperiale, il Picchio muraiolo, il Picchio Verde, il Fringuello alpino, la Coturnice, l'Averla Piccola, la Tottavilla. Fra i rettili sono presenti, oltre alla rarissima Vipera Orsini, il Cervone, la Natrice, il Biacco. Fra gli anfibi sono segnalate la Salamandra Appenninica, la Salamandrina dagli Occhiali, il Tritone Appenninico, la Rana Rossa Appenninica, la Raganella Italica.

Vegetazione e Flora

 

Archivio Parco Sirente Velino

Tra queste sono ben 116 le essenze floristiche censite che costituiscono delle emergenze (endemismi, relitti glaciali, specie a distribuzione disgiunta o frammentaria e specie rare) e comprendenti specie particolarmente rare come, l'Astragalus aquilanus presente unicamente in alcune aree montane abruzzesi e l'Adonis distorta presente unicamente in alcune aree dell'appennino centrale, notevoli sono inoltre le fioriture di orchidee, narcisi, nonché le rare peonie e la viola eugeniae. Tutto questo grazie alla grande varietà di ambienti che caratterizzano il territorio, alla varietà di esposizioni, alla morfologia movimentata del territorio, al forte gradiente altitudinale (dai 400-600 metri lungo la Valle dell'Aterno, alla quota massima di 2.486 metri).

Oltre ad una notevole ricchezza floristica anche gli aspetti vegetazionali e fitogeografici confermano la notevole diversità presente che comprende anche alcune cenosi a carattere relittuale (vegetazione palustre a grandi Carici, vegetazione casmofitica, nuclei di Betulla, ecc.) Il patrimonio floristico e vegetazione del Sirente Velino riveste nel complesso particolare interesse per la sua elevata diversità e testimonia la valenza naturalistica del territorio ad elevata naturalità e ben conservato.

La vegetazione presente sulle pendici del Sirente è costituita in prevalenza da boschi di Faggio lungo il versante nord che si estendono per circa 12 km da Gagliano Aterno fino all'Anatella nei pressi dell'Altopiano delle Rocche.
Altra pianta rara che costituisce un relitto glaciale è la Betulla, pianta nordica per eccellenza, presente sia nel Sirente che nel Velino.

Mentre a quote più basse, al di sotto dei 1500 mt si trovano boschi misti di latifoglie con prevalenza di Roverella e carpino nero e presenza di diverse specie di Acero, di Sorbo montano, Cerro, oltre alle varie essenze del sottobosco come rosa selvatica, biancospini, prignoli, ginepri, ecc. Lungo la valle dell'Aterno predomina la vegetazione di sponda con Salici, Pioppi, ed altri. Sulle praterie poste più in alto è presente il Ginepro, la Selseria appenninica, mentre sulle coltri detritiche dei brecciai spicca il bianco Papavero alpino.
Sulle praterie di Piano Canale si possono ammirare fioriture di Genziane di specie diverse ed una specie esclusiva del Sirente: il Geum heterocarpum.

Ad ogni quota è possibile ammirare una straordinaria varietà di fioriture: il Giglio martagone il Giglio rosso, la Genziana maggiore, il Narciso selvatico, l'Orchidea sambucina gialla e rossa, Orchidea calabrese. Sull'Altopiano delle Rocche bellissimi in primavere i prati fioriti con i Narcisi dei Poeti. Sul Monte Velino, ha trovato il suo habitat la Pulsatilla alpina, denominata il "Fiore del Vento", osservato oltre i 2.000 metri di altezza sui prati a ridosso di ghiaioni e nevai.

Abbondanti i frutti di bosco quali fragole, more, lamponi, ribes, uva spina. Da non dimenticare i funghi diffusi in tutto il Parco ed in particolare, per il Sirente va sottolineata la presenza nei querceti termofili del tartufo nero che, in particolare per l'Alta valle dell'Aterno, rappresenta un'importante risorsa economica. Infine, lo zafferano, coltura tipica dell'area di Fagnano e Tione.

La Storia

 

Foto di PR Sirente Velino

 

La ricchezza del Parco Regionale Sirente Velino non è solo nella sua natura, ma anche nel suo prezioso patrimonio di storia, cultura e tradizioni, ereditato da un passato che ha contribuito a definire l'identità di questo territorio e della sua comunità e i cui segni sono ancora oggi ben conservati ed apprezzabili.
Area di passaggio e collegamento naturale tra l'Adriatico e il Tirreno, il Parco è stato abitato dall'uomo sin dall'antichità, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici diffusi su buona parte del territorio.

In epoca medievale, ha ricoperto un ruolo strategico per la difesa e il controllo militare, che ha influenzato l'assetto paesaggistico e architettonico del Parco, dove si possono ammirare borghi fortificati, torri di avvistamento e controllo, castelli, ponti romani.
E' stato anche un luogo di spiritualità, come testimoniano i numerosi edifici religiosi e conventi, le semplici chiese rurali poste in contesti splendidamente isolati e le tracce mistiche e miracolose lasciate da personaggi come Celestino V, Sant'Erasmo, San Francesco d'Assisi che hanno attraversato o sostato su questo territorio, ma che continuano a vivere grazie alle suggestive feste e tradizioni popolari che la comunità locale, con orgoglio, continua a tramandare. Senza dimenticare le numerose visite e passeggiate che Giovanni Paolo II ha compiuto su questi monti.

Cosa fa il Parco

Il Parco tutela le caratteristiche naturali ed ambientali del territorio, valorizza e salvaguardia il patrimonio culturale e naturale, promuove lo studio scientifico. L'Ente Parco opera attraverso i suoi organi istituzionali nei quali i comuni dell'area protetta e le principali realtà locali hanno una rappresentanza maggioritaria. Nelle scelte gestionali alle comunità locali è assicurato un ruolo da protagonista. Gli obiettivi strategici possono così essere riassunti:

  • valorizzazione e promozione del territorio
  • ricerca scientifica
  • educazione ambientale
  • tutela ambientale
  • salvaguardia della biodiversità
  • sviluppo sostenibile
Fonte: http://www.parcosirentevelino.it/

Parco Naturale Regionale Sirente Velino

Incantevole scenario naturale in Abruzzo

Il Parco Sirente Velino è raggiungibile comodamente con diversi mezzi di trasporto, e permette di visitare il magnifico territorio entrando da diverse "porte", ognuna delle quali ha delle caratteristiche e delle peculiarità storico-culturali ed ambientali che contribuiscono a rendere il Parco unico.

  • In treno
    Il Parco Sirente Velino è servito da due linee ferroviarie, la Sulmona-L'Aquila, che attraversa la valle dell'Aterno e il versante settentrionale del Sirente e la linea Roma-Pescara che passa alle pendici dei versanti meridionali del Velino e del Sirente.
    La ferrovia Sulmona-l'Aquila serve i paesi della Valle dell'Aterno: Castelvecchio Subequo, Molina Aterno, Acciano; l'altra linea, serve tutti i paesi pedemontani del versante meridionale del Velino e del Sirente, della Serra di Celano, da Magliano Dè Marsi fino ad Aielli e rientra nella Valle Subequana con scalo a Goriano Sicoli.
    Altre info: www.trenitalia.it

  • In macchina
    Per chi arriva in autostrada, con l'autostrada A24, si può uscire alla Valle del Salto ed accedere ai monti della Duchessa, oppure a Celano e si sale su per l'altopiano delle Rocche.
    Proseguendo con la A25 si può uscire a Sulmona-Pratola Peligna, si continua per Raiano e per le Gole di san Venanzio e si accede alla Valle Subequana e al versante settentrionale del Sirente.

  • In autobus
    I mezzi dell'ARPA collegano L'Aquila, Avezzano e Sulmona con tutti i centri del Parco. www.arpaonline.it

  • In aereo
    Gli scali più vicini sono quelli di Roma e Pescara

Dove siamo

Indirizzo: Viale XXIV Maggio, Snc - 67048 Rocca di Mezzo (AQ)
Telefono: 0862/9166