Prata d'Ansidonia è un comune abruzzese che comprende due frazioni: Tussio e San Nicandro. È tra i paesi che contribuirono alla fondazione della città dell'Aquila nel XIII secolo. Proprio in questo periodo, la distruzione della città romana di Peltuinum, diede vita ai numerosi centri circostanti e i diretti discendenti furono proprio i castelli di Prata, San Nicandro e Tussio.
Il paese fu scosso dal terremoto del 1703 che danneggiò soprattutto il centro e constrinse gli abitanti a effettuare la ricostruzione degli edifici con lo stile dell'epoca. Nel 1863 il nome "Prata" cambierà a quello attuale "Prata d'Ansidonia", per evitare di confondersi con omonimi comuni italiani.
Oggi il comune è caratterizzato dal castello Camponeschi, un vero e proprio borgo fortificato del XIII secolo, che dopo il terremoto del 2009 è stato oggetto di un vasto progetto di recupero e riqualificazione.
Proprio davanti al castello si trova il sito archeologico dell'antica città romana di Peltuinum, dove ancora oggi si possono trovare diversi resti come il tempio, la porta cittadina, il teatro e il pedaggio delle pecore legate alla transumanza. A oggi, le architetture religiose e non, sono i principali punti di attrazione e interesse.
Molta attenzione viene riservata alla produzione dop dello zafferano dell'Aquila nelle terre che circondano il paese.
Un comune abruzzese caratterizzato dal castello Camponeschi dove ancora oggi sono visibili i resti dell'antica città romana di Peltuinum.